Categories: "Così è la vita..."

Sogni...

1616-0606-2009200920092009 | by Paolo Sala | Categories: Così è la vita...

“Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni.”

Eleanor Roosevelt (1884-1962).

 

I'm back

2828-0505-2009200920092009 | by Paolo Sala | Categories: Così è la vita...

Dopo un periodo di inattività eccomi tornato! A presto un sacco di nuovi post

 

Siccome sono un ingegnere... BUONA PASQUA

1111-0404-2009200920092009 | by Paolo Sala | Categories: Così è la vita...

Siccome sono un ingegnere rompo i coglioni

Siccome sono un ingegnere ho la flessibilità mentale di una parete di granito

Siccome sono un ingegnere io ho ragione e tu hai torto

Siccome sono un ingegnere le cose si possono fare in una maniera sola. La mia!

Siccome sono un ingegnere tutto quello che non è ingegneria e una cazzata

Siccome sono un ingegnere io sono il migliore

Siccome sono un ingegnere tu devi fare le cose che ti dico io, quando lo dico io e soprattutto come lo dico io. Come, tu sei il capo… oh cazzo!! Ma non importa, perchè tu non sei un ingegnere. Cosa vuol dire ‘licenziato’? Io sono laureato, anzi iscritto all’albo. La licenza media l’ho presa tanti anni fa, anni di faticoso studio prima di diventare, finalmente, ingegnere, cosa che Lei non è. Cosa vuol dire ‘fuori dai coglioni????’ Fuori di quanto? E in quanto tempo? E quanti sono i coglioni? Di che dimensione? Di che colore?…

Siccome sono un ingegnere la precisione è tutto

Siccome sono un ingegnere la fantasia… la fantache?? è un aranciata?

Siccome sono un ingegnere, anche l’amore è solo un fatto tecnico. Anzi, spostati di 7.12 cm più a destra… Cosa dici, cara, mi lasci?? Ma è impossibile! Lasciare un ingegnere???

Siccome sono un ingegnere non ho più letto un libro in vita mia. Una volta che uno è ingegnere, cosa deve sapere di più??

Siccome sono un ingegnere il tubo della lavatrice lo riparo io

Siccome sono un ingegnere oggi sono troppo occupato per riparare il tubo della lavatrice

Siccome sono un ingegnere se la lavatrice dopo che la ho riparata io non funziona ancora, vuol dire che l’hanno progettata male. Sicuramente non era un ingegnere.

Siccome sono un ingegnere, chiunque non lo sia e un idiota

Siccome sono un ingegnere, l’unica cosa che importa è ‘quanto costa?’

Siccome sono un ingegnere non mi chiedo mai perchè… anche perchè se me lo fossi chiesto, non sarei un ingegnere

Siccome sono un ingegnere non sono UN PIRLA

Siccome sono un ingegnere l’uomo giusto per te sono io, quindi molla quel tipo della Bocconi

Siccome sono un ingegnere l’ultima parola spetta a me

Siccome sono un ingegnere si guarda in TV quello che dico io, tutto il resto sono scemenze

Siccome sono un ingegnere non mi serve la calcolatrice

Siccome sono un ingegnere ho diritto a essere servito per primo

Siccome sono un ingegnere la posizione di questa notte la decido io, mettiti a pi greco mezzi in coordinate polari

Siccome sono un ingegnere non ho vita sociale e posso dimostrarlo matematicamente

Conosco perfettamente il calcolo vettoriale, ma non ricordo come fare una divisione a mano

Siccome sono un ingegnere ridacchio ogni volta che sento parlare di Forza Centrifuga

Siccome sono un ingegnere conosco ogni singola funzione della calcolatrice grafica

Siccome sono un ingegnere quando mi guardo allo specchio, vedo un laureando in Ingegneria

Siccome sono un ingegnere se fuori è bello e ci sono 30 gradi, sto in casa a lavorare sul computer

Siccome sono un ingegnere fischietto di frequente il motivetto di Mac Gyver

Siccome sono un ingegnere studio per gli esami anche il sabato sera

Siccome sono un ingegnere so derivare il flusso dell’acqua della vasca da bagno e integrare il volume richiesto dagli ingredienti del pollo arrosto

Siccome sono un ingegnere penso matematicamente

Siccome sono un ingegnere ho calcolato che la Serie A del campionato diverge per A sufficientemente grande

Siccome sono un ingegnere se posso cerco di non fissare troppo gli oggetti, perché temo di interferire con le loro funzioni d’onda

Siccome sono un ingegnere ho un micio con il nome di uno scienziato

Siccome sono un ingegnere rido alle barzellette sui matematici

Siccome sono un ingegnere sono ricercato dalla Protezione Animali perché ho tentato l’esperimento di Schroedinger sul proprio gatto

Siccome sono un ingegnere traduco direttamente l’italiano in formato binario

Siccome sono un ingegnere non riesco proprio a ricordarmi cosa ci sia dietro la porta del Centro di Calcolo marcata EXIT

Siccome sono un ingegnere cerco di muovermi il meno possibile per non contribuire alla morte entropica dell’Universo

Siccome sono un ingegnere considero qualsiasi altro corso non scientifico troppo facile

Siccome sono un ingegnere quando il professore chiede la consegna del progetto, dichiaro di essere riuscito a calcolarne il momento vibrazionale in modo così esatto, che, secondo il principio di Heisenberg, esso potrebbe trovarsi in qualsiasi punto dell’universo

Siccome sono un ingegnere assumo come ipotesi di lavoro che un cavallo possa approssimarsi ad una sfera per semplificare i conti

Siccome sono un ingegnere rido ad almeno cinque punti di questa lista

Siccome sono un ingegnere faccio una copia di questo file, e lo pubblico sul mio blog

Siccome sono ingegnere, il jackpot del superenalotto lo scrivo 8E+07 €

Siccome sono un ingegnere il problema è che ho ragione io

Siccome sono un’ingegnere se ballo la salsa penso al momento torcente!!!

Siccome sono ingegnere nn dico mai ke lavoro faccio e/o farò!!!

Siccome sono un igegnere la lista i biglietti di auguri li scrivo in autocad!

Siccome sono un ingegnere la precisione dell’approssimazione è tutto

Siccome sono un ingegnere sono in uno stato asintoticamente instabile

Siccome sono un Ingegnere lascio agli altri la convinzione che siamo noi gli sfigati

Siccome sono un ingegnere sono flessibilie come un tondino del 13!!!

Siccome sono un ingegnere in prima approssimazione linearizzo e valuto l’ordine di grandezza…tanto poi mi tutelo con un ragionevole coefficiente di sicurezza!

Siccome sono un Ingegnere, ottimizzo il tempo di visita al mio facebook in tre sessioni di 4′36′’ cadauna alle 8.30, 14.30, 18.30

Siccome sono un ignegnere … se riparo una cosa non ancora rotta … è perchè la sto migliorando!!!

Siccome sono un (quasi) ingegnere, condivido la massima trovata su un muro della facoltà “fica fica pussa via, fammi fare ingegneria"!

[{ chiedo perdono a tutte le ragazze, ma è troppo carina!}]

Siccome sono un ingegnere non vivo,funziono!

Siccome sono un ingegnere, mi gioco il tutto al quadrato (= tutto per tutto)

Siccome sono un ingegnere…con il pane integrale dovrei mettere la derivata del prosciutto???

Siccome sono un ingegnere per ricordarmi i codici dei bancomat ho impostato un foglio di excel!!!

Siccome sono ingegnera per mettere un punto sulla camicia..ricerco prima le sue cordinate cartesiane!

Siccome sono un ingegnere…faccio i conti a spanne

siccome sono ingengnere al prossimo che dice:” io so usare il pc infatti mando e-mail,scrivo con word e so mettere le formule in excel!!!!” gli ficco un banco di ram nelle orecchie, un processore in bocca e un mouse da un’altra parte in modo tale da tappargli qualsiasi pertugio ed impedirgli di continuare a dire ca**ate

Siccome sono un Ingegnere, il principio di Archimede lo sapevo fare anche io. Lui è solo nato prima.

Siccome sono ingegnere… “ARCHITETTO chi molla!”

Siccome sono un ingegnere……

non le ho mica lette tutte. Ho eseguito un controllo di qualità random!!

siccome sono un ingegnere datemi un MOMENTO che mi SFORZO per darci un TAGLIO…cedevolezze e distorsioni sono vincoli che non appartengono al nostro [dominio]…ci definiscono pazzi per giustificare il loro livello “basso"livello mentale!!!

Siccome son un ingegnere…pensavo che i derivati del latte fossero continui in un intervallo chiuso;

siccome sono ingegnere so bene che se mi parlano di banda passante non necessariamente è festa in paese;

Siccome sono un ingegnere so bene che il fattore di potenza non è un contadino della Basilicata;

Siccome sono un ingegnere…digito ergo sum…

Siccome sono un ingegnere quando qualcuno mi dice che dalla finestra entra il freddo sorrido;

Siccome sono un ingegnere il bicchiere non è mezzo vuoto né mezzo pieno: è due volte più grande del necessario;

Siccome sono ingegnere 2+2 fa circa 4;

Siccome sono ingegnere..farò + soldi dei matematici e dei fisici usando i loro teoremi;

Siccome sono ingegnere ho rivalutato il significato della parola BANALE!

Siccome sono ingegnere posso fare il mio ingresso nella comune società solo mediante uso di alcolici che uniformino il mio quozionte intellettivo a quello degli altri;

Siccome sono un ingegnere, non taglio in fettine sufficientemente piccole il salame… LO DERIVO !!

Siccome sono un ingegnere, per me norton non è solo un antivirus ma è soprattutto un teorema;

siccome sono n ingegnere non mi serve a nulla copiare il compito…lo devo soprattutto incollare!

Siccome sono un ingegnere…..alle feste della matematica non perdo tempo a far socializzare l’esponenziale (dalla famosa barzelletta);

Siccome sono ingegnere per me un orso polare è un orso rettangolare che ha cambiato le sue coordinate;

Siccome sono un ingegnere so sempre trovare il punto G grazie all’apposita formula…;

Siccome sono un ingegnere, per complimentarmi per il gruppo, non mi rivolgo al fondatore, ma all’unica ragazza fra gli amministratori;

Siccome sono un ingegnere ho contato fino all’infinito per ben due volte, come Chuck Norris, infatti anche lui è un ingegnere!!

Siccome sono un ingegnere quando vedo che sellano i cavalli, per me la sella è un paraboloide iperbolico..e penso alle equazioni relative.

Siccome sono un ingegnere il tacco 12 di una ragazza non è altro che un’asta resistente a carico critico euleriano.

Siccome sono un ingegnere e ho sposato un’ingegnere, ora sono ingegnere al quadrato!!

Siccome sono un ingegnere, esalto l’open source per poi usare Windows.

Buona pasqua a tuttiiiii!!!

 

Buon Natale

2525-1212-2008200820082008 | by Paolo Sala | Categories: Così è la vita...

Buon Natale a tutti!

 

Stay hungry, stay foolish!

2020-1212-2008200820082008 | by Paolo Sala | Categories: Così è la vita...

Dedicato agli amici che si sono laureati e che si laureeranno.

Traduzione italiana completa:

“Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.

La prima storia è sull’unire i puntini.

Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato?

E’ cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all’ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d’attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: “C’è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?” Loro risposero: “Certamente”. Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l’adozione. Poi accetto di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college.

Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l’ammissione e i corsi. Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all’epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell’attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti.

Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare. Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l’unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo. Vi faccio subito un esempio.

Il Reed College all’epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così. Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato.

Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E’ stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità. Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente all’epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all’indietro.

Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all’indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

La mia seconda storia è a proposito dell’amore e della perdita

Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un’azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L’anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato. Come si fa a venir licenziati dall’azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l’azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa.

Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l’ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley. Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L’evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo.

Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita.

Durante i cinque anni successivi fondai un’azienda chiamata NeXT e poi un’altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell’attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia.

Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E’ stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l’amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l’unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l’avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.

La mia terza storia è a proposto della morte

Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: “Se vivrai ogni giorno come se fosse l’ultimo, sicuramente una volta avrai ragione”. Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni qualvolta la risposta è “no” per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato.

Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.

Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi “addio”.

Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell’analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l’intervento chirurgico e adesso sto bene.

Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po’ più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi:

Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E’ l’agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità.

Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.

Quando ero un ragazzo c’era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E’ stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E’ stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E’ stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni.

Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell’ultima pagina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l’autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c’erano le parole: “Stay Hungry. Stay Foolish.”, siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi.

Stay Hungry. Stay Foolish.

Grazie a tutti.”

 

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