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Domotica, la mia soluzione

0101-1010-2018201820182018 | by Paolo Sala | Categories: If...then...else...endif, How-to, Domotica e IOT

Quando ho ristrutturato casa ho deciso di inserire nel mio impianto elettrico degli elementi di domotica.

Le linee guida che ho seguito in questo progetto sono state:

  • Invisibilità: la domotica doveva essere presente e arricchire l'esperienza di utilizzo del mio impianto senza modificarne l'esperienza d'uso diretta.
  • Flessibilità: l'impianto avrebbe dovuto poter crescere facilmente in base alle nuove esigenze che sarebbero emerse.
  • Resistenza all'aging tecnologico: l'impianto doveva durare quanto più possibile con il minimo di costi per l'aggiornamneto.
  • Sicurezza: non avevo intenzione di rinunciare neanche ad un minimo di sicurezza rispetto ad un impianto tradizionale.
  • Costo: il costo della soluzione doveva essere giusto, e non tanto distante dal costo di un impianto tradizionale.

La mia scelta è stata un sistema basato su zWave, uno standard wireless nato da un consorzio di diversi produttori.

Il sistema è wireless, a basso consumo e include sia dispositivi su rete elettrica che a batteria che si integrano perfettamente con i componenti di un tradizionale impiento elettrico. In questo modo i requisiti dell'invisibilità e della flessibilità sono stati soddisfatto. Inoltre non richiedendo un cablaggio dedicato (in quanto wireless) anche il costo risulta buono rispetto ad un impianto cablato. 

 

Un altro fattore determinante nella scelta di zWave è stata la possibilità di customizzare il controllore della rete. Esiste infatti una scheda per raspberrypi (chiamata razberry) che consente di costruire un controllore per la rete domotica basato su tecnologia opensource e quindi customizzabile, aggiornabile all'infinito e soprattutto agnostico rispetto ai produttori dei vari dispositivi di attuazione. Questo garantisce una maggior flessibilità nella scelta dei dispositivi (sensori,attuatori) che possono essere presi dal catalogo di tutti i produttori che aderisono allo standard utilizzando come unici driver prezzo/estetica/funzionalità. Inoltre non vincola ad uno specifico controller ma consente la massima customizzazione e quindi flessibilità.

Ultimo punto, ma per me fondamentale, la sicurezza. Gli attuatori, soprattutto quelli inseriti nel circuito elettrico sono certificati dai relativi produttori e consentono la certificazione dell'impianto elettrico. Inoltre essendo dispositivi commerciali e non costruiti ad hoc (come potrebbe accadere con soluzioni arduino + elettronica) ne rende facile la riparazione (basta una acquistare ed installare il pezzo sostitutivo).

Nelle prossime settimane pubblicherò vari atricoli che descriveranno nel dettaglio la soluzione che ho implementato sperando possano essere di spunto per i miei lettori.

 

 

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